Sono nato a Salsomaggiore Terme (Parma) nel 1955 e risiedo a Piacenza. Sono sposato dal 1978 con Graziella.
Ho una figlia, Margherita, e una grande passione: la politica, che per me significa lavorare per costruire il futuro della nostra comunità.
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mercoledì 17 marzo 2010

Attualità di una proposta


In ricorrenza del rapimento dell'on. Aldo Moro (16 Marzo 1978) e dell'uccisione della scorta.

E' toccato sempre alla Democrazia Cristiana, tocca a noi necessariamente per la forza che rappresentiamo, di anticipare le soluzioni, di compiere gli atti più coraggiosi, di prendere il maggior peso delle situazioni difficili, di assumere tutta la nostra responsabilità…..” così si esprimeva l'on. Aldo Moro a Piacenza nel 1965 , e riferendosi allora alla nuova politica di centro-sinistra diceva: “E' stato un atto di coraggio sapersi distaccare in tempo da quello che in qualche modo sembrava ancora qualche cosa di sicuro e di stabile e non lo era più; non già in quel momento; non lo era più in una prospettiva che sarebbe maturata non a lontana scadenza”.
Un atto di coraggio che ha garantito per un lungo periodo (sono passati 45 anni da allora) lo sviluppo democratico e sociale del nostro paese; tempo durante il quale si sono potute superare prove decisive nei confronti anche del terrorismo armato e dei poteri occulti, volti alla distruzione del nostro sistema politico.
Aldo Moro, da statista vero, esprimeva la necessità più alta della politica, quella di “guardare avanti” e di non rinchiudersi in steccati che, se anche elettoralmente produttivi nel breve periodo, non avrebbero potuto portare, in futuro, risultati utili al nostro Paese ed alle nostre comunità.
Aldo Moro ha pagato con la vita questo coraggio e questa volontà di cambiamento.
Oggi fortunatamente alla classe politica non è richiesto un uguale sacrificio, ma almeno lo sforzo di “guardare avanti” nell'interesse del Paese, certamente  si. Da qui deve riprendere vigore soprattutto l'azione di chi, come noi del Partito Democratico, in quei valori , che affondano le radici nella Costituzione Repubblicana,  trae la propria linfa vitale.
Piacenza 16 marzo 2010  

Patrizia Calza

candidata per il Partito Democratico al Consiglio Regionale dell' Emilia-Romagna

venerdì 15 gennaio 2010

Cambio di intitolazione della piazza di Pecorara

La vicenda relativa al cambio di intitolazione della piazza (da 25 Aprile a Jacopo da Pecorara) di Pecorara da parte dell'amministrazione di centro-destra e del suo sindaco Albertini che a prima vista appare solo come una semplice mancanza di riconoscimento dei valori della Resistenza, in effetti ha un valore simbolico ed un significato ben più profondo. Per approfondirlo bisogna andare bene a veder chi è il cardinale Jacopo da Pecorara.
Dal libro ANNALI D'ITALIA - dal Principio dell'Era Volgare sino all'anno 1749 - (compilati da Ludovico Antonio Muratori - Bibliotecario del Serenissimo Duca di Modena) al tomo settimo dall'anno 1170 fino all'anno 1300 (da Google) alle pagine 193 e 194 possiamo leggere che durante gli anni 1236 e 1237 si stava esasperando il conflitto tra l'imperatore Federico II e alcune città, in particolari lombarde (Milano, Brescia, Mantova e Piacenza), che non volevano accettare il suo dominio. A difesa della posizione della Lega Lombarda si schierò il Papa che osteggiava lo strapotere dell'imperatore. Per rendere compatta la posizione dei piacentini, tra i quali figurava anche qualche nobile sostenitore dell'imperatore, a favore della Lega Lombarda il Papa diede l'incarico di mediatore al cardinale Jacopo da Pecorara che riuscì a mettere tutti i piacentini d’accordo contro l'imperatore (allego all'uopo un file con le relative pagine tratte dall'originale).
Quindi Jacopo da Pecorara è una figura eminente nella simbologia leghista (sempre alla ricerca disperata della "creazione" delle proprie radici) e non sarà parso vero a Bossi quando a settembre si è recato a Pecorara di pretendere l'intitolazione della piazza principale a questo personaggio simbolo dei "suoi avi".
Ecco il motivo dominante della cancellazione di piazza 25 Aprile a Pecorara.
Non un'azione fascista ma, peggio, una barbaria!
Mi viene tristemente da pensare quali potranno essere i pensieri di un povero, semplice prete come don Giovanni Bruschi (cappellano della forze partigiane piacentine, sepolto nel cimitero di Pecorara) a vedere i suoi sforzi immani di "sessanta" anni fa, che a tutti noi hanno fruttato oggi la libertà e la democrazia, cancellati dalla diplomatica opera di mediazione architettata dal cardinale Jacopo "ottocento" anni fa al servizio del Papa contro l'Imperatore!

Piacenza 15 gennaio 2010

Mario Spezia

Allegati
Le pagine citate dagli Annali del Muratori
Comunicato del A.P.C.

lunedì 28 dicembre 2009

AUGURI DI UN SERENO NATALE E FELICE ANNO NUOVO

Ripensare ai momenti difficili del nostro Paese ed alla statura degli uomini che hanno permesso prima la Resistenza e poi la ricostruzione, penso sia il modo migliore per affrontare il Nuovo anno, al proposito allego il biglietto di auguri che come Associazione Partigiani Cristiani di Piacenza abbiamo voluto inviare agli amici.

Biglietto Auguri APC

Note sulla Enciclica "CARITAS IN VERITATE"

La lettura della Lettera Enciclica “Caritas in Veritate” di Papa Benedetto XVI ed i successivi approfondimenti, mi hanno portato ad esprimere alcune riflessioni che, unitamente all’intervista di Gabriella Mecucci al prof. Giacomo Vaciago per "Liberal"del 16 luglio 2009 e ad alcune interviste al prof. Ettore Gotti Tedeschi, allego a seguire.
Alle mie considerazioni ho aggiunto alcuni appunti della lezione tenuta dal prof. Stefano Zamagni all’ Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza il 1° dicembre 2009 nonché tre riassunti dei commenti all’Enciclica apparsi su:
1) Civiltà Cattolica (n. 3822 del 19 sett. 2009) di Gianpaolo Salvini
2) Il Regno n. 1061 del 15 luglio 2009
3) Aggiornamenti Sociali di sett.-ott. 2009 di padre Bartolomeo Sorge.

NdR: il prof. Stefano Zamagni è uno dei “padri” della cooperazione sociale e del no-profit
del nostro Paese nonché unico membro laico del comitato di undici esperti ai
quali il Papa ha affidato la predisposizione delle “bozze” dell’Enciclica.

Allegati

giovedì 19 novembre 2009

Ziliani - uomo politico

di Mario Spezia

Presidente prov.le APC Piacenza


Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza

14 novembre 2009