Sono nato a Salsomaggiore Terme (Parma) nel 1955 e risiedo a Piacenza. Sono sposato dal 1978 con Graziella.
Ho una figlia, Margherita, e una grande passione: la politica, che per me significa lavorare per costruire il futuro della nostra comunità.
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venerdì 31 luglio 2020

Francesco Milza rieletto presidente di Confcooperative Emilia Romagna

 L'Assemblea dei delegati riunitasi lo scorso 31 luglio ha riconfermato per altri quattro anni la fiducia al presidente uscente Milza, che guiderà l'Organizzazione regionale fino al 2024. 

E' questo il secondo mandato pieno per il "nostro" Francesco alla guida di Confcooperative Emilia Romagna, associazione che riunisce 1.580 imprese cooperative con 228.000 soci, 86.000 addetti e un fatturato complessivo di 14,2 miliardi di euro.

A Francesco vanno le nostre congratulazioni ed i nostri più sentiti complimenti per un ruolo di così grande importanza e prestigio che ha saputo conquistare non solo per le sue grandi capacità e l'impegno ma anche per le doti etico-morali che esprime quotidianamente.

Rivolgiamo a Francesco l'augurio più sincero di buon lavoro anche per i prossimi quattro anni.

  




mercoledì 3 giugno 2020

Visita del vescovo di Piacenza alla Cooperativa San Martino

 Mercoledì 3 giugno 2020, il Vescovo di Piacenza, Sua Eccellenza mons. Gianni Ambrosio, ha visitato gli uffici di via don Carozza, per conoscere da vicino il gruppo Concopar e portare la Sua benedizione.


Per tutti noi che abbiamo fondato le nostre cooperative seguendo la dottrina sociale della Chiesa è questo un bel momento di gioia e letizia.




mercoledì 15 aprile 2020

Intervista dell'economista Francesco Daveri relativa a impatto Covid su economia mondiale

 Segnalo, e allego, l'intervista all'economista Francesco Daveri (docente della Bocconi e opinionista del Sole 24 Ore) che appare sull'edizione di questa settimana de "Il Nuovo Giornale" settimanale della Diocesi di Piacenza, sul tema della crisi economica derivata dall'emergenza sanitaria.

Lo segnalo non solo per l'importanza dell'argomento e l'autorevolezza dell'autore, ma anche perché si tratta del nipote (figlio del figlio) dell'avv. Francesco Daveri, capo del CLN piacentino, membro di primo piano del CLNAI, morto di stenti in un sottocampo di Mauthausen nella notte tra il 12 e il 13 aprile 1945.





venerdì 21 febbraio 2020

La partecipazione del ANPC Piacenza ai "Viaggi della Memoria - VII Edizione - Anno 2020"

Su invito della Direzione Didattica di Fidenza (provincia di Parma) sezione scuola primaria, nella quale insegna una delle mie sorelle, la maestra Maria Donatella Spezia, abbiamo aderito, come ANPC Piacenza, a collaborare al progetto: "Viaggi della Memoria - VII Edizione - Anno 2020"  indetto e finanziato dalla regione Emilia Romagna.
Il progetto, rivolto in particolare alle classi 5° A del plesso De Amicis e
5° D del plesso Ongaro è stato rivolto all’analisi del periodo storico del Novecento tra le due guerre mondiali e prevede la visita  alla città di Trieste che offre molti spunti di riflessione con i suoi monumenti storici.
Per poter fornire ulteriori stimoli ai ragazzi che parteciperanno al progetto, alla nostra associazione è stato chiesto, in particolare, di illustrare i fatti avvenuti durante il periodo resistenziale che hanno così profondamente contribuito alla costruzione dell'Italia Repubblicana; facendo comprendere cosa ha spinto ed animato tanti giovani dell’epoca ad arruolarsi nelle fila partigiane.
A tal fine nella mattinata del 21 febbraio scorso mi sono recato a Fidenza presso la sede della scuola per incontrare gli alunni delle classi 5° A del plesso De Amicis e 5° D del plesso Ongaro e le loro maestre, accompagnate dalla dirigente scolastica prof.ssa Lorenza Pellegrini; a loro ho esposto il significato della nostra associazione e le vicende che, dalla nascita del Fascismo, hanno poi portato alla lotta partigiana.

Nel seguito il testo della relazione che ho tenuto

lunedì 10 febbraio 2020

Commemorazione di don Giuseppe Borea

È il 9 febbraio 1945, mancano poco più di due mesi alla fine della guerra. Dalle carceri di Piacenza un giovane sacerdote viene prelevato e condotto nel recinto del cimitero urbano. Il plotone di esecuzione della Repubblica sociale punta il mitra contro di lui, che stringe al petto il crocifisso e cade martire, benedicendo i suoi carnefici. Accade tutto in fretta, nel silenzio. La condanna a morte era scritta da tempo e a niente è servito il lavoro concitato di chi fino all’ultimo ha tentato di sventare il peggio. Chi predicava il vangelo e la pacificazione è stato ucciso, come sul Golgota, da soldati imbestialiti.