Sono nato a Salsomaggiore Terme (Parma) nel 1955 e risiedo a Piacenza. Sono sposato dal 1978 con Graziella.
Ho una figlia, Margherita, e una grande passione: la politica, che per me significa lavorare per costruire il futuro della nostra comunità.
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Ho una figlia, Margherita, e una grande passione: la politica, che per me significa lavorare per costruire il futuro della nostra comunità.
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martedì 30 giugno 2015
Bilancio sociale triennio 2012-2014 della Cooperativa San Martino
Dopo trent’anni dalla costituzione, cooperativa San Martino ha deciso quest’anno di predisporre e presentare pubblicamente il proprio bilancio sociale relativo al triennio 2012-2014 per aprirsi e presentarsi compiutamente alla comunità locale mediante uno strumento di comunicazione che sta diventando indispensabile per le imprese che, con passione e serietà, vogliono fare della trasparenza e della corretta informazione il proprio obiettivo e la propria missione.
Dal Libro Verde della Commissione delle Comunità Europee del 2001 prendiamo la definizione di Bilancio Sociale: « Integrazione volontaria delle preoccupazioni sociali ed ecologiche delle imprese nelle loro operazioni commerciali e nei loro rapporti con le parti interessate »
Per San Martino, che si è sempre considerata una cooperativa nata per dare risposte ai bisogni dei soci ed alle loro famiglie e, di conseguenza, alla comunità nella quale opera, è questo un atto "normale” che rientra nella propria filosofia d’impresa al servizio del territorio.
Nello stesso tempo è anche un modo per presentare l’attività, seria e responsabile, di una cooperativa che fortemente e orgogliosamente vuole definirsi tale in un momento di forti perplessità su un modello d’impresa che sembra più che altro apparire all’opinione pubblica per alcuni casi di mal costume, piuttosto che per il reale valore che rappresenta quale strumento forte e significativo di crescita delle persone che la compongono.
In questo bilancio abbiamo proprio cercato di esprimere la voglia di riscatto anche sociale dei tanti soci lavoratori che si sentono fieri di concorrere insieme ad una comune meta.
E’ lo spirito che i padri fondatori del movimento cooperativo in anni bui e difficili hanno cercato di infondere; è, anche, il medesimo concetto che i Padri Costituenti del nostro Paese hanno impresso a chiare lettere nel testo che ha dato vita alla nostra Repubblica: l’assunzione di responsabilità personale al fine di contribuire, tutti assieme, alla costruzione di una società più giusta ed equa.
Mario Spezia
Presidente cooperativa San Martino
Bilancio sociale Coop.San Martino
lunedì 29 giugno 2015
Premiato Monsignor Pietro Casella a Sant'Eufemia d'Aspromonte
Il 17 giugno mons. Pietro Casella, prevosto della Basilica di Sant’Eufemia in Piacenza, è stato insignito a Sant'Eufemia d'Aspromonte di un riconoscimento in occasione della Giornata della Riconoscenza “Maresciallo Pasquale Azzolina”, istituita da due anni, dal Comune di Sant'Eufemia d'Aspromonte, per ricordare l'uccisione del maresciallo Pasquale Azzolina (avvenuta il 17 giugno 1996), allora comandante della locale stazione dei carabinieri con lo scopo di ringraziare tutti coloro che in qualunque modo si sono spesi per la gente del luogo.
Il rapporto tra il parroco della Basilica di Sant'Eufemia in Piacenza e la comunità del Comune Calabrese era stata sancita dal gemellaggio religioso del 2013 culminato con la processione nel nostro centro cittadino.
Proprio l'allora neo sindaco calabrese, Domenico Creazzo, che aveva accompagnato la sua comunità a Piacenza accolto dal Sindaco di Piacenza, Paolo Dosi e dal nostro Vescovo, ha voluto istituire lo scorso anno il premio e conferirlo quest'anno (condividendolo con l'Arma dei Carabinieri di Reggio Calabria) a mons. Pietro Casella.
Allegati:
- sunto della cerimonia
- discorso di ringraziamento di Mons. Casella
- articolo apparso sul settimanale diocesano Il Nuovo Giornale
venerdì 6 marzo 2015
Papa Francesco incontra il movimento cooperativo "bianco"
Sabato 28 febbraio si è tenuta presso l'Aula Paolo VI (conosciuta anche come sala Nervi) in Vaticano l'udienza di Papa Francesco con Confcooperative, la maggiore associazione nazionale di rappresentanza e tutela del movimento cooperativo italiano per numero di imprese associate la cui azione si ispira ai principi della dottrina sociale della Chiesa; tra i 7.000 cooperatori presenti c'era anche una folta compagine piacentina tra cui anche la mia famiglia.
Insieme abbiamo ascoltato, commossi, l'intervento del presidente Maurizio Gardini e di altri rappresentanti per finire con l'intervento del Pontefice che, dimostrando di ben conoscere la cooperazione come forma si società che tende a sviluppare i bisogni e le aspirazioni personali dei soci, ha pronunciato un importante discorso che riporto integralmente nel testo a seguire.
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