1) nel 2007 la Berni era sul punto del fallimento con conseguente chiusura totale dello stabilimento, frutto di anni di crisi aziendale che aveva progressivamente portato i marchi alla inesorabile dismissione da parte della GDO;
2) la scommessa di Copador, nella drammaticità del momento, era l’unica che potesse dare speranze di rinascita;
3) tutta la questione Berni, seguita passo per passo dalle istituzioni e dai sindacati, era comunque nelle mani della sezione fallimentare del Tribunale il quale in un primo tempo ha accolto la proposta di affitto d’azienda ed, in seguito, accettato la proposta di acquisto da parte di Copador (passaggi senz’altro condivisi dal sistema locale non vedendosi altre alternative); tutti gli accordi, le promesse e le intenzioni stanno quindi negli incartamenti del tribunale;
4) in tutti questi passaggi nessun genere di finanziamento, tanto più per ciò che concerne il servizio agricoltura della Provincia, sono stati concessi a Copador a fronte dell’acquisizione di Berni.
Da parte mia e della Provincia di Piacenza non vi è stata, come qualcuno cerca di accreditare, nessuna malafede o connivenza nei confronti di un progetto che oggi qualcuno definisce una….. “sordida manovra”, ma solo il sostegno, perché è questo il ruolo delle Istituzioni, ad un progetto aziendale, senza alternative, rischioso ma anche unico.
E’ per questo, anche in presenza di una crisi economica generalizzata che ha messo in crisi aziende locali ben più strutturate e solide di quanto non fosse la Berni due anni orsono, che unitamente agli auguri ai lavoratori, punto debole di ogni crisi aziendale, voglio unire i miei personali auguri anche a Fausto Gandolfi, alla Copador ed ai tanti suoi soci agricoltori piacentini che, con grande coraggio e tribolazioni tengono in piedi un economia agricola locale così complessa e difficile.
Mi pare proprio il caso di rimarcare come facile sia lo scagliarsi contro chi, a fronte di problemi e rischi, si adopera per il consolidamento di realtà aziendali delicate ed in crisi, a fronte di altre categorie imprenditoriali che stanno a guardare. Per questo mi sembra centrato l'appello al senso civile e sociale che l'amministrazione comunale di Gragnano ha voluto rivolgere, proprio per lo stabilimento della Berni, al sistema imprenditoriale piacentino.
Mario Spezia
24 maggio 2010