Lo scorso 2 giugno, prima a Monte Lana, nel bosco appena sopra il paese a lato della vecchia strada la dove è presente il cippo a memoria di Antonio Rossetti, Giuseppe Carini e Benvenuto Carini, e poi, poco sopra, al santuario di Santa Franca, abbiamo ricordato prima in forma religiosa e poi civile questi tre ragazzi che assieme ad Eugenio Silva la domenica del 4 giugno 1944 furono impietosamente trucidati dai nazi-fascisti. Avevano una sola colpa: lottavano per la libertà.
Questa manifestazione, organizzata congiuntamente da qualche anno dalle associazioni partigiane, ci ha offerto la possibilità di unire, nello stesso giorno, la ricorrenza della Festa della Repubblica con il ricordo di chi ha permesso di raggiungerla, e ci ha dato la possibilità di far risaltare che il 2 giugno 1946 si verificarono contemporaneamente tre grandi eventi della nuova storia italiana: il referendum Monarchia-Repubblica, l’elezione dell’Assemblea Costituente, il voto alle donne.
L’elezione dell’assemblea costituente diede l’avvio alla nascita della Costituzione Repubblicana che divenne così la naturale continuazione della lotta Resistenziale, cementandone e comprovandone l’alto significato politico.
In questo contesto ed in tale solenne occasione, che, come bene ha ricordato don Lodovico Groppi, non è servita semplicemente per “ricordare” ma per “rivivere” e testimoniare gli ideali ed i valori così ben espressi dalla lotta di Liberazione, è venuto naturale esprimere stupore e condanna per la recente intitolazione di una via di Cortemaggiore all’avv. Carlo Tassi.
Ad una persona che, in tutta la sua vita, ostentando la camicia nera, ha voluto rimarcare la sua origine ed il suo credo fascista; pur avendo potuto esercitare il proprio diritto alla parola ed alla democrazia proprio grazie ai ragazzi che i fascisti hanno ucciso.
Senza volerne mettere in dubbio le personali doti di onestà e correttezza, come d’altronde di migliaia di tanti nostri concittadini ai quali peraltro non vengono intitolate ne vie ne piazze, si vuole proprio condannare il gesto politico che l’amministrazione Comunale di Cortemaggiore ha voluto tributare all’avv. Carlo Tassi nonché la preoccupante “solennità” della cerimonia di intitolazione.
Questo gesto ha reso triste la ricorrenza della Festa della Repubblica di quest’anno, come ancor più triste è stato il constatare l’assenza di prese di posizioni critiche da parte di quei partiti politici che dovrebbero, per primi, difendere e salvaguardare la Costituzione e quindi i valori fondanti della nostra Repubblica.
Ma aimè oramai la politica è sempre più diventata, invece che progetto di crescita della società, luogo in cui discutere dei marciapiedi, delle rotonde e delle amministrazioni locali, lasciando a chissà chi la tutela della democrazia, della libertà e della giustizia.
Mario Spezia
Presidente provinciale
Associazione Nazionale Partigiani Cristiani
Piacenza 3 giugno 2010