69 anni fa, il 9 Febbraio 1945, don Giuseppe Borea, parroco di Obolo, veniva fucilato a Piacenza dietro al Cimitero urbano.
Aveva 35 anni e si chiamava don Giuseppe Borea, parroco di Obolo (frazione montana del Comune di Gropparello in Provincia di Piacenza). La sua accusa era quella di essere il cappellano dei partigiani. In realtà aveva portato gli ultimi Sacramenti ai giovani feriti dopo uno scontro sanguinoso, avvenuto nella sua parrocchia tra Brigate nere e partigiani. Ma il Comando delle Brigate nere di Piacenza intendeva dare una lezione al Clero. Fu scelto don Borea.
Quattro miliziani lo andarono a prendere in canonica. Portatolo in città venne sottoposto a diversi interrogatori in Questura. Don Borea non negò la verità. Inutili gli interventi delle Autorità religiose. Vide la sua mamma, l’abbracciò, poi venne portato all’alba al recinto del cimitero. 9 febbraio 1945.
Clicca qui per leggere la ricerca sviluppata dal Associazione Nazionale Partigiani Cristiani di Piacenza su don Giuseppe Borea
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