Sono nato a Salsomaggiore Terme (Parma) nel 1955 e risiedo a Piacenza. Sono sposato dal 1978 con Graziella.
Ho una figlia, Margherita, e una grande passione: la politica, che per me significa lavorare per costruire il futuro della nostra comunità.
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venerdì 16 ottobre 2009

Grazie onorevole Foti

Il deputato piacentino del PdL, on. Tommaso Foti, interviene oggi in prima pagina del quotidiano “La Cronaca” con una nota dal titolo “ Come far fallire l’attacco a Berlusconi “ e tra i concetti espressi, rivolgendosi alle proprie file e richiamando gli attacchi rivolti a Berlusconi da più parti sottolinea:”….. l’intero Popolo della Libertà………deve mostrare compattezza, stringersi attorno al suo leader, difenderlo……dibattiti sulla democrazia interna, sui luoghi di discussione, richieste di chiarimento e divaricazioni(!) (forse voleva dire: divagazioni) di altro tipo…..rischiano di indebolire Berlusconi……..”

Come dire: Camerati non è il momento della democrazia! Lunga vita al capo, viva il capo.

Punto e basta.

Il massimo dei concetti politici espressi dal nostro parlamentare sono questi; il massimo del dibattito politico all’interno del Popolo della Libertà (quale libertà?) è questo; obbedienza cieca e servilismo assoluto.

Cari amici non dobbiamo avere paura di denunciare tutto questo; non si tratta di anti berlusconismo o altro, qui c’è in gioco, veramente, il futuro democratico del nostro paese; su questi concetti e su questi valori non si può trattare ne tacere.

Senza democrazia non ci può essere libertà e solo la verità ci può far sentire liberi.

Sono i concetti sui quali si basa la nostra Carta Costituzionale scritta con il sangue degli eroi della Resistenza e strappata, con immani sforzi e sacrifici, proprio dalle mani di politici senza scrupoli che, con il consenso popolare ottenuto mediante una propaganda basata su pochi slogan, in cui il populismo e la paura del diverso la facevano da padroni, avevano portato il nostro paese nel più profondo dei baratri.

Ben venga quindi un congresso, come quello che sta affrontando il PD, dibattuto e combattuto, ma vero, che sappia riportare la democrazia al centro del dibattito politico; ben venga una chiara contrapposizione sul ruolo del partito e sulla prospettiva politica; ben venga il voto delle primarie aperte agli elettori del nostro campo per ridare dignità alla partecipazione popolare e nuova linfa alla cultura dell’impegno e dello sforzo rivolto al bene comune.

Non dobbiamo temere la contrapposizione, franca e aperta, sulle idee e sui programmi; dobbiamo solo avere paura del qualunquismo, dell’indifferenza, della chiusura individuale e privatistica verso i nostri, pur legittimi, interessi personali.

Questo è il modo in cui il Partito Democratico ha scelto di nascere e di consolidarsi: ed è il modo giusto.

Ed ancora una volta dobbiamo ringraziare l’onorevole Tommaso Foti che ci ha aiutato a capire che stiamo dalla parte giusta.

Piacenza 14 ottobre 2009

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