Sono nato a Salsomaggiore Terme (Parma) nel 1955 e risiedo a Piacenza. Sono sposato dal 1978 con Graziella.
Ho una figlia, Margherita, e una grande passione: la politica, che per me significa lavorare per costruire il futuro della nostra comunità.
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martedì 30 aprile 2024

25 aprile 2024: commemorazioni in occasione dell'anniversario della Liberazione

 Anche quest'anno a Piacenza si sono svolte le celebrazioni in occasione dell'anniversario della Liberazione. Come Associazione Partigiani Cristiani di Piacenza abbiamo preso parte alla manifestazione in città, dove ha tenuto l'orazione ufficiale il giornalista Gad Lerner, e a Monticelli d'Ongina dove l'orazione ufficiale è stata svolta dal nostro rappresentante Giorgio Braghieri.

Come tutti gli anni la nostra associazione ha anche voluto ricordare, con una celebrazione eucaristica, gli amici del mondo cattolico, laici e clero, che hanno preso parte attivamente alla lotta di Liberazione nel nostro territorio.

Mario Spezia

Presidente ANPC di Piacenza


Articolo a commento della cerimonia

Invito alla partecipazione alla cerimonia religiosa







martedì 2 aprile 2024

“La politica è il livello più alto di partecipazione civica”

 Mario Spezia: “La politica è il livello più alto di partecipazione civica”

   

Mario Spezia ospite a “Lo Specchio di Piacenza” (TeleLibertà)


Mario Spezia, presidente della cooperativa San Martino e dell’Associazione nazionale partigiani

cristiani, è stato ospite della trasmissione “Lo Specchio di Piacenza” condotta dalla direttrice di

Telelibertà Nicoletta Bracchi.



giovedì 27 aprile 2023

Piacenza commemorazione 25 aprile 2023


 “Un 25 aprile appassionato e vitale. Come le parole di Maria Pia Garavaglia, oratrice ufficiale dal palco delle celebrazioni ufficiale in piazza Cavalli. Un discorso tutto d’un fiato nel quale ha rimarcato come una parte importante dei principi della Costituzione debbano ancora essere realizzati: “La riforma sanitaria di Tina Anselmi era l’attuazione dell’articolo 32 della Costituzione, ma non è salvaguardato il Sistema sanitario nazionale in questo periodo. Non è del tutto applicata la parità dell’articolo 37, la pari retribuzione delle donne e degli uomini a parità di lavoro. Manca ancora molta giustizia sociale”.

E ancora un passaggio sulla necessità di non stravolgere i fatti di 80 anni fa: “La verità storica ci rende liberi. Non abbiamo velo nel ricordare che ci sono state altre stragi, ma gli italiani hanno avuto il fascismo, non altri regimi. Da quello ci ha liberati la Resistenza”. Le parole della presidente dell’Associazione Nazionale Partigiani Cristiani ed ex ministra e senatrice, hanno riecheggiato in una piazza Cavalli silenziosa e raccolta. Alla presenza di tre partigiani combattenti superstiti, Renato Cravedi, seduto in prima fila sulla sua carrozzina accompagnato dalla figlia Anna Maria, Pino Fumi e Ugo Magnaschi“.

La cerimonia del 78° anniversario della Liberazione a Piacenza ha visto una numerosa partecipazione di pubblico, sia durante il corteo che in piazza Cavalli dove sono stati officiati i discorsi commemorativi.

All’orazione ufficiale dell’on. Maria Pia Garavaglia, presidente nazionale ANPC hanno fatto da prologo gli interventi della sindaca di Piacenza, Katia Tarasconi e della Presidente della Provincia, Monica Patelli.

Consenso unanime alla presenza dell’on. Tommaso Foti, capogruppo alla Camera dei Deputati di Fratelli d’Italia.

In allegato foto della delegazione piacentina ANPC con la presidente nazionale e alcuni articoli apparsi sul quotidiano locale Libertà

Mario Spezia

Presidente ANPC Piacenza







lunedì 25 aprile 2022

Commento all'intervento dell'on. Bersani il 25 Aprile 2022

 Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, la personalità politica di gran lunga più amata dagli italiani, nel suo intervento ad Acerra in occasione della celebrazione del 77° anniversario della Liberazione ha, tra l’altro detto:

“L’8 settembre produsse il vaglio, che spazzò via vent’anni di illusioni, di parole d’ordine vuote e consumate, di retorica bellicista. Il regime fascista, implose dall’interno, crollò su se stesso, corroso dalla sua stessa vanagloria.

In tutta Italia, la Resistenza – come lo era stato l’antifascismo di tanti spiriti liberi durante il ventennio - fu un movimento che ebbe un significato unitario, quello della Liberazione dal nazifascismo, assumendo nel contempo forme e motivazioni anche diverse a seconda delle specifiche circostanze temporali e territoriali.