Sono nato a Salsomaggiore Terme (Parma) nel 1955 e risiedo a Piacenza. Sono sposato dal 1978 con Graziella.
Ho una figlia, Margherita, e una grande passione: la politica, che per me significa lavorare per costruire il futuro della nostra comunità.
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mercoledì 12 febbraio 2025

La vita di don Giuseppe Borea: fedeltà, coraggio e determinazione

 A cura di ANPC Piacenza, dell' ANPI provinciale e della sezione di Piacenza città, del comitato spontaneo che si è costituito per ricordarne la figura, in collaborazione con la Diocesi di Piacenza-Bobbio, a 80 anni dalla tragica uccisione di don Giuseppe Borea, l’8 febbraio, la comunità locale si è riunita nel cimitero urbano di Piacenza per ricordare il suo sacrificio e il suo impegno per la giustizia come anche quello di tutti i martiri della Libertà che durante la Resistenza sono stati fucilati presso le mura del cimitero urbano; a cominciare dal Brigadiere dell’Arma dei Carabinieri Alberto Araldi, comandante Paolo, decorato di Medaglia d’Oro al Valor Militare alla memoria;

La celebrazione è stata presieduta da don Giuseppe Basini, vicario generale della diocesi di Piacenza-Bobbio, che ha guidato una intensa e significativa liturgia nella cappella del Cimitero. Numerosi rappresentanti delle associazioni di partigiani, reduci della guerra, sindaci e autorità locali, hanno partecipato all'evento, testimoniando la gratitudine e il rispetto per il coraggio e la dedizione di don Borea.

lunedì 3 febbraio 2025

Celebrazione Giornata della Memoria: Piacenza 27 gennaio 2025; Due medaglie nel Giorno della Memoria «Stop a ogni rigurgito di antisemitismo»

 Anche a Piacenza lo scorso 27 gennaio si è commemorato il  Giorno della Memoria con la cerimonia istituzionale che onora le vittime della Shoah. Nel  Giardino della Memoria, in Stradone Farnese, sono intervenuti il prefetto Paolo Ponta, la sindaca di Piacenza Katia Tarasconi e la presidente della Provincia Monica Patelli, con un momento di preghiera affidato al Vescovo di Piacenza-Bobbio, mons. Adriano Cevolotto. 

sabato 1 febbraio 2025

Incontro in Pontenure per ricordare la figura di Francesco Daveri, leader del CNL piacentino

Anche la serata del 27 gennaio scorso ha visto ANPC Piacenza protagonista, con ANPI e MASCI Pontenure, di un incontro in cui ricordare la figura di Francesco Daveri, leader del CNL piacentino, morto di stenti e malattia nella notte tra il 12 e il 13 aprile 1945 in Austria nel campo di concentramento Gusen II, sottocampo di Mauthausen destinato ai prigionieri politici.

venerdì 24 gennaio 2025

Approvato il primo corso quadriennale 4+2 per tecnologo della logistica all'ISII "Marconi" di Piacenza

Approvato il primo corso quadriennale 4+2 per tecnologo della logistica all'ISII "Marconi" di Piacenza

La logistica del futuro - che in molti luoghi è già oggi - è famelica di profilo professionali medio alti. « Non è più la carovana facchini di qualche decennio fa, la logistica», butta lì per scherzare ma neanche troppo - Mario Spezia, presidente di Fondazione Its Academy logistica sostenibile di Piacenza e presidente della coop San Martino. 
La logistica oggi è il sistema che più di ogni altro tiene in piedi l’economia piacentina, dopo la crisi della meccanica.

domenica 23 giugno 2024

Cooperativa San Martino: la mia presentazione del bilancio sociale triennale (Assemblea sociale del 22 giugno 2024)


Cooperativa San Martino, che si appresta a compiere 38 anni di vita, presenta la quarta edizione del suo bilancio sociale, dal 2012 predisposto con cadenza triennale; è questa l’occasione per riflettere sulla necessità di essere impresa composta da persone che insieme collaborano e cooperano al fine di conseguire le migliori opportunità di lavoro e di vita per se e per le proprie famiglie ma anche, allo stesso tempo, di essere parte integrante e propositiva della comunità sociale e civile nella quale è inserita. 

Le grandi trasformazioni sociali, politiche e culturali in atto fanno emergere una crescente frammentazione sociale e un crescente individualismo, sfide che, per essere affrontate, richiedono persone che si mettano in gioco e collaborino per rigenerare gli spazi di vita, anche i più marginali e affaticati, rinforzando la capacità di scegliere democraticamente, e di vivere la propria vita, come un servizio da condividere. 

È fondamentale cioè un impegno comune, che coinvolga tutti i cittadini, compresi quelli che abitano in Italia pur provenendo da diversi luoghi del mondo. 

Ma la nostra società non ha possibilità di svilupparsi armonicamente quando il Mercato persegue la logica del puro profitto, lo Stato una logica di tipo burocratico-amministrativo e poi, solo residualmente, imprese costituite da persone “animate da buoni sentimenti” si comportano secondo la logica della reciprocità e dell’assunzione della responsabilità personale.

Oggi dobbiamo prendere atto che questa visione, la quale ha avuto storicamente una sua funzione ed una sua coerenza, non può più funzionare.

Oggi, nel nostro contesto sociale, occorrono imprese nelle quali, come dice Papa Francesco: “L’essere umano esprima e accresca la dignità della propria vita attraverso un lavoro libero, creativo, partecipativo e solidale”.

Per fare questo occorre, anche nel lavoro, la condivisione di obiettivi e valori tra le persone impegnate a costruire “insieme” il proprio destino.

Questa dimensione di comunità deve essere sempre tenuta a mente da chi riveste un ruolo politico, imprenditoriale o di impegno sociale. Papa Francesco sottolinea i rischi di un agire solitario che rende sterile la società. L'individualismo avvelena l'autorità che "è essenzialmente collaborativa; l’altro sarà l’autoritarismo e le tante malattie che da qui nascono". L'impegno del singolo, rimarca ancora il Papa, "passa attraverso l'azione di un popolo". Da qui l'esortazione: "Una grande sfida oggi è risvegliare nei giovani la passione per la partecipazione. Il popolo deve rimanere protagonista. In un popolo, la somma, il lavoro dell’insieme, è la somma del lavoro di ognuno, soltanto quello? No: è di più. È di più. Uno più uno [fa] tre: questo è il miracolo di lavorare insieme".

Questo è lo scenario per cui è nato il movimento cooperativo ed è anche il modello nel quale cooperativa San Martino si riconosce e dentro il quale cerca di crescere.

In questa edizione 2021-2023, del Bilancio Sociale è illustrato lo sforzo di persone che, insieme, cercando di conciliare e superare differenze di genere, di età e di provenienza geografica, mettendo in comune intelligenze, competenze, sforzi, con coraggio e passione e tanta assunzione di responsabilità personale, cercano di essere parte attiva della società nella quale vivono.

Mario Spezia

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