Di corrente morotea, gestì come segretario della Democrazia Cristiana le elezioni amministrative e politiche dei primi Anni ’70 a Piacenza.
Il mio ricordo.

Lo scorso 4 giungo 2025, in occasione della Festa della Repubblica il sindaco di Fiorenzuola d’Arda unitamente alla Dirigente del locale Polo Scolastico “Enrico Mattei”, in collaborazione con ANPC di Piacenza, hanno promosso un’attività volta a far conoscere la figura di don Giuseppe Borea agli studenti delle V classi dei licei del Polo con focus su “l’attualità del messaggio di don Giuseppe Borea rivolto ai giovani di oggi”. I docenti Stefano Costi, Elena Eleuteri, Federico Arfini coordinati dalle professoresse Paola Dente e Adele Prati, hanno svolto lezioni sul tema e le relative riflessioni conclusive sviluppate da alcuni studenti sono state presentate dai rappresentanti di classe al successivo convegno, che ha visto la partecipazione di oltre 100 studenti (anche di fedi religiose non cattoliche).
Sabato 20 settembre si è svolta la cerimonia inaugurale alla presenza del sindaco di Bettola, Paolo Negri, delle delegazioni ANPC Piacenza: guidata dal presidente Mario Spezia, accompagnato dal vice presidente, nonché nipote del sacerdote, Giuseppe Borea, dai membri del Consiglio: Giuseppe Borea, Enzo Caprioli, Giuseppe Ardizzi e Mario Agnelli e ANPC Parma e Bedonia, guidata da Vincenzo Genco; di Attilio Ubaldi vice prefetto vicario di Piacenza e in rappresentanza della FIVL di Parma, di Salvatore Scafuto, in rappresentanza del Comune di Piacenza, di Giuseppe Previdi, Vice Sindaco del Comune di Gropparello, di Bianca Rapaccioli del Comune di Morfasso, di Stefano Pronti dell’ANPI provinciale, di Andrea Losi, presidente del Museo della Resistenza di Sperongia (Morfasso - Pc), di Marco Bergonzi, presidente ACER Piacenza, e di altre istituzioni pubbliche e di diversi cittadini.
(pubblicato sul sito de "Il Nuovo Giornale" settimanale della Diocesi di Piacenza-Bobbio)
“80° della Liberazione: il ruolo dei Cattolici e dei Sacerdoti” è stato il tema dell'ultima serata culturale dell'estate 2025 al Seminario di Bedonia.
Lo scorso 20 luglio 2025 si è tenuta a Sidolo, in Comune di Bardi, nella montagna parmense facente parte della Diocesi di Piacenza-Bobbio, a distanza di 81 anni dal giorno in cui don Giuseppe Beotti fu trucidato unitamente a don Francesco Delnevo, parroco di Porcigatone (Pr), e del giovane chierico Italo Subacchi di Bardi, una celebrazione eucaristica, la seconda da quando nel 2023 è stato proclamato Beato, nella sua chiesa intitolata a Sant’Ambrogio.
Il consigliere Daffadà: “Con l’inserimento dell’ANPC nella Legge regionale della Memoria del Novecento colmiamo una mancanza. Un riconoscimento che restituisce completezza alla narrazione della Resistenza”
“La Repubblica nasce qui, dove sono morti i primi partigiani”
«Ci avviciniamo al traguardo dei quaranta anni di attività - ha spiegato Mario Spezia, presidente di San Martino - ed è motivo di grande orgoglio: oggi San Martino è una comunità di persone che dà il proprio contributo e risposte concrete, non solo lavorative, a una comunità più grande e a un territorio. Abbiamo superato anche momenti difficili grazie ai valori che ci guidano da sempre: Lavoro, Casa, Famiglia».
L’Associazione Nazionale Partigiani Cristiani – (ANPC Piacenza) e l’Azione Cattolica Diocesana in collaborazione con: Punto Incontro, Ufficio Diocesano della pastorale sociale e del lavoro, Consulta diocesana delle aggregazioni laicali e MEIC (Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale), in occasione del 47° anniversario dell’uccisione di Aldo Moro ha voluto ricordarne, anche a Piacenza lo scorso 9 maggio 2025, la figura di uomo tra i più importanti testimoni di riferimento della nostra Repubblica.
Si è svolto sabato 10 maggio il secondo torneo di volley al femminile di Cooperativa San Martino: l’idea nasce nel corso del 2024, sull’onda dell’ottenimento della Certificazione per la parità di genere.
Quasi quattromila persone. Piazza Cavalli fa fatica a contenere tutti, c’è chi giura che così piena per un 25 aprile non l’ha mai vista, neppure nei ruggenti anni Settanta. C’è chi scomoda le foto di quel glorioso 5 maggio del 1945, pochi giorni dopo la liberazione, quando il centro fu invaso dalla sfilata della smobilitazione con tutte le divisioni partigiane e le Sap a sfilare davanti a palazzo Gotico. « Il paragone regge» dicono.
La partecipazione alla Lotta di Liberazione degli avvocati piacentini ricordato in tribunale il 24 aprile
«È sempre utile ricordare chi ha combattuto per la libertà» ha detto ieri il presidente dell’Ordine degli avvocati piacentini, Franco Livera. «Ed è giusto ricordare che è nel Dna degli avvocati la difesa dei diritti. Nelle autocrazie, e peggio ancora nelle dittature le cose non vanno bene per la nostra categoria: basti pensare che a Istanbul abbiamo molti colleghi in carcere, o che in Israele è stato eliminato il ruolo degli avvocati all’interno della Corte Suprema». Questo è un passaggio dell’intervento pronunciato dal presidente Livera ieri mattina, davanti alla targa dedicata agli avvocati piacentini – o attivi nel Piacentino – che hanno lottato nella guerra di liberazione tra il 1944 e il 1945. Alcuni di loro hanno perso la vita in quel conflitto, e una lapide, affissa a una parete del tribunale, ne custodisce la memoria. «Alcuni di questi avvocati, come Vittorio Minoja e Fausto Cossu, ebbero un ruolo importante nell’immediato dopoguerra» ha ricordato Mario Spezia, nel suo discorso il presidente dell’associazione nazionale partigiani cristiani - basti pensare che ricoprirono, rispettivamente, i ruoli di prefetto e questore di Piacenza».Celebrazione della Santa Messa a suffragio di tutti gli amici che si sono battuti per il conseguimento ed il mantenimento della libertà e della democrazia nel nostro Paese.
Il 12 aprile si è tenuta la presentazione del libro “La fede muove un popolo” edito da “Il Nuovo Giornale”: autori Davide Maloberti, Federica Villa, Silvia Manzi e Daniela Morsia. Il focus è stato sul contributo dei cattolici alla Resistenza. Ne hanno parlato: don Davide Maloberti, che ha dato una presentazione generale del libro, Daniela Morsia, autrice dei capitoli dedicati al periodo della Seconda guerra mondiale e della ricostruzione, e Mario Spezia, presidente dell’Associazione Nazionale Partigiani Cristiani di Piacenza.
Da "Libertà" 29 marzo 2025
Prevenzione contro la violenza di genere, difesa personale e inclusione. Sono i tre pilastri su cui poggia il nuovo progetto promosso dalla Cooperativa San Martino presentato lo scorso 8 marzo in occasione della Giornata internazionale della donna. L’iniziativa, dedicata alle lavoratrici e ai lavoratori della cooperativa, è iniziata giovedì 27 marzo con il primo appuntamento del corso di prevenzione alla violenza e rudimenti di difesa personale diretto dal direttore generale Paolo Rebecchi in collaborazione con il colonnello in riserva dei carabinieri Luca Pietranera.
Una nuova iniziativa dedicata ai soci della Cooperativa San Martino, e in particolare alle socie: un’opportunità di formazione che parla di inclusione, parità e attenzione alla comunità.
A cura di ANPC Piacenza, dell' ANPI provinciale e della sezione di Piacenza città, del comitato spontaneo che si è costituito per ricordarne la figura, in collaborazione con la Diocesi di Piacenza-Bobbio, a 80 anni dalla tragica uccisione di don Giuseppe Borea, l’8 febbraio, la comunità locale si è riunita nel cimitero urbano di Piacenza per ricordare il suo sacrificio e il suo impegno per la giustizia come anche quello di tutti i martiri della Libertà che durante la Resistenza sono stati fucilati presso le mura del cimitero urbano; a cominciare dal Brigadiere dell’Arma dei Carabinieri Alberto Araldi, comandante Paolo, decorato di Medaglia d’Oro al Valor Militare alla memoria;
Anche a Piacenza lo scorso 27 gennaio si è commemorato il Giorno della Memoria con la cerimonia istituzionale che onora le vittime della Shoah. Nel Giardino della Memoria, in Stradone Farnese, sono intervenuti il prefetto Paolo Ponta, la sindaca di Piacenza Katia Tarasconi e la presidente della Provincia Monica Patelli, con un momento di preghiera affidato al Vescovo di Piacenza-Bobbio, mons. Adriano Cevolotto.
Anche la serata del 27 gennaio scorso ha visto ANPC Piacenza protagonista, con ANPI e MASCI Pontenure, di un incontro in cui ricordare la figura di Francesco Daveri, leader del CNL piacentino, morto di stenti e malattia nella notte tra il 12 e il 13 aprile 1945 in Austria nel campo di concentramento Gusen II, sottocampo di Mauthausen destinato ai prigionieri politici.